REFERENDUM 8 E 9 GIUGNO 2025 – I DUE QUESITI SUL LAVORO: CONTRATTI A TERMINE E LICENZIAMENTI NELLE MICROIMPRESE

Scritto il 05 Giugno 2025

Nei giorni domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025, gli elettori saranno chiamati a esprimersi su due quesiti referendari abrogativi che riguardano aspetti centrali della disciplina del lavoro subordinato.

COSA SI VOTA

CONTRATTI A TERMINE - Abrogazione dell’art. 19, comma 1-bis del D.lgs. 81/2015

Cosa dice oggi la norma
È possibile stipulare contratti a termine senza causale fino a 12 mesi. La causale è richiesta solo per proroghe/rinnovi che superano i 12 mesi, anche in base a quanto stabilito dai contratti collettivi.

Cosa succede se vince il SÌ

Viene abrogata la possibilità di stipulare contratti acausali.

Tutti i contratti a termine, a prescindere dalla durata, dovranno contenere una causale già dalla prima assunzione.

La causale dovrà rientrare tra quelle previste dalla legge (esigenze temporanee oggettive, sostituzione, incremento temporaneo non programmabile).

Effetto immediato: già dal giorno successivo al referendum, non sarà più lecito stipulare contratti a termine senza causale, neppure per 1 o 3 mesi.

Se vince il NO

Rimane l’attuale disciplina: contratto a termine acausale possibile fino a 12 mesi; obbligo di causale solo oltre i 12 mesi.

LICENZIAMENTI NELLE MICROIMPRESE – Abrogazione del comma 9 dell’art. 18, L. 300/1970

Cosa dice oggi la norma

Per i lavoratori delle imprese fino a 15 dipendenti, in caso di licenziamento illegittimo, non è prevista la reintegrazione ma solo un indennizzo economico.

Cosa succede se vince il SÌ

Il lavoratore di una microimpresa potrebbe ottenere la reintegrazione nel posto di lavoro, in caso di licenziamento discriminatorio, ritorsivo o manifestamente infondato.

Anche in questo caso, la modifica avrebbe effetto immediato.

Se vince il NO

Resta in vigore la norma attuale: nessuna reintegra per i lavoratori delle microimprese, neppure in caso di licenziamento illegittimo.